Il rilievo collinare delle Murge si estende nella Puglia centrale dalla valle dell’Ofanto alla piana brindisina.
L’Alta Murgia ne rappresenta il cuore, il cosiddetto “carso nudo” o steppa mediterranea in cui la natura del paesaggio carsico si manifesta con l’affiorare in superficie della roccia calcarea erosa dal dilavamento delle acque. Colline, scarpate, terrazzamenti, doline e inghiottitoi, pascoli e lame si succedono per delineare un paesaggio unico, in cui la presenza dell’uomo si manifesta con edifici rurali in pietra a secco che si armonizzano con l’ambiente.
A protezione di questo habitat è stato istituito nel 2004 il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, uno dei più estesi parchi naturali d’Italia, che comprende parte dei territori di tredici comuni dell’area metropolitana di Bari e della provincia BAT: Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto.
Nel parco convivono due habitat: le “Praterie su substrato calcareo (Festuca-Brometalia) con fioritura di Orchidee” ed i “Percorsi substeppici di graminacee e piante annue (Thero-Brachypodietea)”.
Tra rocce affioranti e la scarna vegetazione si inseriscono costruzioni in pietra a secco (masserie, recinti, jazzi) che durante la transumanza servivano da ricovero per gli animali.