Le più antiche notizie relative a ritrovamenti archeologici nella città e nel territorio di Toritto risalgono al XIX secolo e riguardano ritrovamenti fortuiti di tombe e materiali preistorici di cui oggi si è persa la traccia. Solo a partire dagli ultimi decenni del Novecento ci sono state delle ricerche archeologiche sistematiche che hanno portato alla scoperta di tombe antiche in ambito urbano, in vico Montessori, via Milite Ignoto, vico II di via Vecchia Grumo (periferia nord-orientale di Toritto) via G. A. Pugliese (centro).
Il territorio di Toritto si inserisce nella parte media del rilievo murgiano, sul secondo gradino della Murgia Bassa ricca di testimonianze del popolamento antico. La particolare conformazione geologica caratterizzata dal carsismo dell’altopiano murgiano ha facilitato infatti fin dalla preistoria la presenza umana in un contesto in cui la presenza di solchi erosivi (lame), oltre a facilitare lo spostamento, garantiva l’approvvigionamento idrico mentre le grotte disseminate sui costoni delle lame offrivano riparo. Le tracce più remote della presenza umana sono state individuate nelle grotte di San Martino, di grande interesse anche l’insediamento di contrada Legna, in vita per un ampio arco cronologico, dall’età dei Metalli al Medioevo. In età storica alle vie di comunicazioni naturali costituite dalle lame si aggiungono tratturi e tratturelli della transumanza utilizzati per condurre le greggi dai pascoli dell’Appennino alle aree pianeggianti della Puglia, spesso utilizzando antichi tracciati viari preesistenti.